Il Parco dei Mulini del fiume Olona e del Canale Villoresi a Milano

Il Parco dei mulini è un parco locale di interesse sovracomunale riconosciuto dalla Provincia di Milano il 10 marzo 2008 che si sviluppa intorno all'Olona ed al Canale Villoresi. Si estende sul territorio dei Comuni di Legnano, Canegrate, San Vittore Olona, Parabiago e, dal 1º gennaio 2011, Nerviano[1].

Le caratteristiche ed i mulini



Il Mulino Montoli a San Vittore Olona
Il parco è caratterizzato dalla presenza dei corsi d'acqua (fiume Olona, torrente Bozzente e Canale Villoresi) in un ambito densamente urbanizzato e industrializzato. Esso ricomprende il parco urbano denominato Parco Castello di Legnano, le aree agricole lungo il fiume Olona fino all'ex Monastero Olivetano a Nerviano e il Canale Villoresi sino al confine con Lainate. Rara è la presenza di aree boscose, fuori dal parco Castello.
Gli impianti molinatori più importanti presenti nel perimetro del parco sono i mulini "Cornaggia" di Legnano, "Cozzi" (già "Melzi Salazar", il meglio conservato), "De Toffol" e "Meraviglia" di San Vittore Olona, "Galletto" e "Montoli" di Canegrate, "Rancilio" (già "Mulino del Miglio"), "Gajo-Lampugnani" e "Bert" a Parabiago e lo "Star Qua" di Nerviano. Curiosa è la vicenda del mulino "Star Qua" di Nerviano, il cui nome deriva da un episodio del 1853: ad un ordine delle truppe dell'esercito asburgico di sgombero dei locali, il mugnaio rispose "noi vogliamo star qua". Tra i mulini menzionati, quello più importante è il "Meraviglia" di San Vittore Olona, che è il più antico, dato che venne costruito nel XIV secolo, e che è l'unico che ha conservato la funzione originale, cioè quella di triturare prodotti agricoli. Le macine di questo mulino, che sono ancora funzionanti, vengono utilizzate per produrre foraggio per il bestiame.
I resti del Mulino Cornaggia a Legnano, che si trovano a valle del castello visconteo, nei pressi del parco Castello
Molti mulini, durante i secoli, sono stati distrutti e quindi solo per una minima parte di loro sono giunte testimonianze fino al XXI secolo. Un documento del 1608 ne segnala nel complesso, lungo tutto il corso dell'Olona, 116. Le prime notizie sui mulini lungo l'Olona risalgono al medioevo: il primo documento che cita un impianto molinatorio sul fiume è datato 1043. Nell'Alto Milanese l'attività molinatoria un tempo era estremamente sviluppata e rappresentava un'importante fonte di guadagno. Il numero di mulini attivi tra Legnano e Nerviano era quindi elevato.
Durante l'industrializzazione della zona, che avvenne tra il XIX e il XX secolo, i mulini vennero trasformati in generatori di forza motrice a servizio della aziende; in seguito gli antichi impianti molinatori dell'Olona furono sostituiti dalle più moderne ruote idrauliche. Queste ultime, poi, furono superate dalla fornitura di corrente elettrica, che permise l'installazione di motori elettrici. Molti mulini, in questo contesto, furono demoliti dalle aziende della zona perché ormai inutilizzati.
L'area protetta ospita, oltre ai mulini, altri edifici storici di rilievo come il castello di Legnano ,l'ex opificio Visconti di Modrone e il già citato ex Monastero Olivetano di Nerviano.
Dai mulini dell'Alto Milanese prende ispirazione il nome di una famosa corsa campestre, la Cinque Mulini, il cui percorso si snoda tra gli impianti molinatori del parco.

Lista dei mulini

Nel 1772, secondo la relazione Raggi, i mulini funzionanti censiti nell'Alto Milanese tra legnano e Nerviano erano 28. Nel 1881 secondo la relazione dell'ingegner Mazzocchi risultarono censiti e funzionanti 19 mulini. Oggi invece sono rimasti 11 Mulini, nessuno in funzione, e 7 memorie o rovine di mulino.
Segue la lista dei mulini e delle testimonianze (memorie o rovine) di mulini all'interno del parco dei Mulini.

Legnano

Nel 1772, secondo la relazione Raggi, i mulini censiti in località Legnano erano 10, mentre in località Legnanello gli edifici destinati all'attività molinatoria erano due. Nel 1881 facendo riferimento alla relazione dell'ingegner Mazzocchi risultarono censiti a Legnano solo cinque mulini. All'inizio del XXI secolo sono presenti le seguenti memorie di mulino
  • Sotto il Castello o Cornaggia (memorie)
  • Bianchi (memorie)

San Vittore Olona

Nel 1772, secondo la relazione Raggi, i mulini censiti in località San Vittore Olona erano cinque, mentre nel 1881, facendo riferimento alla relazione dell'ingegner Mazzocchi, furono invece rilevati tre mulini. All'inizio del XXI secolo sono presenti i seguenti mulini:
  • Melzi-Salazar-Cozzi
  • Meraviglia
  • De Toffol
  • Agrati (memorie)
  • Moriggia (memorie)

Canegrate

Nel 1772, secondo la relazione Raggi, risultarono censiti tre mulini in località Canegrate, numero che fu confermato nel 1881 dalla relazione dell'ingegner Mazzocchi. All'inizio del XXI secolo sono presenti i seguenti mulini:
  • Montoli-Noris
  • Galletto
  • Giulini
  • Bersoldo

Parabiago

Il mulino Gajo-Lampugnani a Parabiago
Nel 1772, secondo la relazione Raggi, risultarono censiti cinque mulini in località Parabiago, numero che fu confermato nel 1881 dalla relazione dell'ingegner Mazzocchi. All'inizio del XXI secolo sono presenti i seguenti mulini:
  • Rancilio o del Miglio
  • Corvini (resti sull'isolino di via resegone)
  • Moroni o Bert
  • Gajo-Lampugnani

Nerviano

Nel 1772 secondo la relazione Raggi risultarono censiti cinque mulini in località Nerviano, numero che scese a tre nella relazione dell'ingegner Luigi Mazzocchi del 1881. All'inizio del XXI secolo sono presenti i seguenti mulini:
  • Star Qua (az. agricola Molaschi con vendita riso di Gattinara, VC)
  • Lombardi
  • Arese

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