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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Progetto “La via dei Mulini” a Quinto di Treviso

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L’Ente Parco del Sile ha promosso, per incentivare la fruizione delle straordinarie risorse ambientali esistenti all’interno del Parco, la realizzazione di una rete di mobilità “lenta”, non motorizzata, il cui tracciato deve necessariamente essere integrato con quello esistente all’interno del territorio di ogni singolo Comune. L’itinerario ciclabile e pedonale interprovinciale prende il nome di“GIRASILE – la GreenWay del Parco del Sile”. All’interno di esso si inserisce il progetto promosso dal Comune di Quinto di Treviso denominato “La via dei Mulini”, finalizzato alla valorizzazione e riqualificazione del territorio quintino, compreso all’interno del Parco Naturale Regionale, attraverso la realizzazione di percorsi ciclopedonali. Il nome preannuncia il fatto che si tratta di un percorso che lega i principali siti molitori presenti nel territorio

I Mulini di Canizzano

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Canizzano si trova a sud-ovest del centro storico di Treviso, tra gli abitati Sant'Angelo e Quinto di Treviso . Sorge sulla riva destra del fiume Sile , lato sud dell'aeroporto "Canova". Il toponimo sarebbe da ricollegare all'abbondanza di canneti che crescevano lungo le rive del Sile. Canizzano fu a lungo considerato il "villaggio dei mulini". Le acque del fiume, qui particolarmente rapide, erano sfruttate dall'attività molitoria da tempi antichissimi: il diritto di ripa era monopolizzato dal vescovo di Treviso già prima del Mille e fu più volte confermato da bolle successive. I primi documenti che testimoniano esplicitamente la presenza di mulini a Canizzano e a Mure (località ad est della chiesa) sono però dei primi del XIV secolo . Un estimo del 1499 parla di ventidue ruote a Canizan , escluso il colmello di Mure. L'ultimo, il mulino Granello, fu chiuso nel 1985 . Prima della famiglia Granello, il mulino era di proprietà di Luig

Mulino di Belfiore - Pramaggiore

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Dei molti mulini un tempo esistenti lungo il corso del fiume Loncon, quello di Belfiore è l’unico che abbia mantenuto le sue caratteristiche originarie. I documenti a noi giunti risalgono alla seconda metà del 1400, ma è molto probabile che l’impianto originario sia anteriore di almeno due secoli. La proprietà passò di mano in mano lungo i secoli, fino a giungere nel 1800, nelle mani della famiglia Della Pasqua, proprietaria anche dell’adiacente villa ottocentesca. Attualmente è di proprietà del Comune di Pramaggiore ed è stato oggetto di un attento intervento di restauro. Mentre all’esterno sono visibili le pale moderne, all’interno è stato allestito un bel museo etnografico che ospita sia le antiche macine, sia gli ingranaggi di un impianto molitorio, sia infine alcune testimonianze della civiltà contadina, dagli attrezzi agricoli ad alcuni oggetti e arredi di uso quotidiano. All’interno del museo vengono organizzati interessanti l

Mulini di Stalis - Gruaro

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La Via del Pane nel Veneto Orientale è una ricerca svolta nel 2013 dall' I.P.S.I.A. "Mons. Vittorio D'Alessi di  Portogruaro (VE). Questo complesso molitorio che si trova sull’antico percorso che univa Cordovado all’antica abbazia sestense deve il nome alla presenza in zona di stalle (lat. Stabulis ) . Si tratta di due mulini sul Lemene; il più antico è citato in documenti del 1432, il più recente risale alla fine del XIX sec. Fin dal Quattrocento funzionavano al suo interno sia la macina da cereali, sia una sega da legname ei pestelli per battere le fibre di lino; accanto alla costruzione si trovavano anche alcune stalle, come già ricordato, e un allevamento di pesce ricavato tra le canalizzazioni. Dal Seicento in poi la proprietà passò alla famiglia portogruarese dei Tasca; un secolo più tardi si aggiungono alle attività già presenti la follatura della lana e la pilatura dell’orzo. L’aspetto odierno risulta modifica

L'Ultimo Mulino a Bannia (Fiume Veneto)

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Protetto dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli-Venezia Giulia, L’Ultimo Mulino  è un esempio unico di mulino ad acqua del XVII sec. perfettamente restaurato. Nei primi anni 1980,   Franca e Carlo Balestrieri  lo trasformarono in un incantevole e raffinato hotel e ristorante. Il suo decoro è caldo ed accogliente, con mura in pietra, pavimenti in legno e cotto, colori  armoniosi. "La frazione Bannia, nella quale è presente il mulino, è a sud-est di Fiume Veneto (Pordenone). In un vecchio edificio, che già nel Seicento accoglieva un mulino, su un modesto corso d’acqua chiamato Sile restano ancora in opera le macine interne e tre ruote d’acqua (una con fuso di ferro e le altre due di legno), servite da altrettante docce di legno, accompagnate sulla loro sinistra da tre cateratte “bastarde”, che venivano sollevate per dare sfogo all’acqua del mulino, quando veniva fermato. L’attività molitoria è finita nel 1971 e ora l’edifici

Il Mulino di Gruaro

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Mulino di Gruaro Si trova sulla Roggia Versiola, affluente del Lemene. E’ citato in un documento del 1344. come proprietà di un tale “Menego da Gruaro”; nel 1683 lo vediamo chiaramente rappresentato nella mappa del perito Francesco Cuman. Nel ‘700 risultava appartenente alla famiglia Terrani. Cessò la sua attività  negli anni ’70; tuttavia conserva ancora al suo interno parte dei macchinari; i quali testimoniano sia il passaggio da un tipo di attività pre-industriale ad una moderna, sia quindi la continuità plurisecolare  dell’attività molitoria nel territorio. L’edificio recentemente restaurato, ospita nell’ala che guarda verso la strada un ristorante. Roggia Versiola - "Salto" dell'acqua Macchinari all'interno del mulino

Il Mulino di Boldara a Portogruaro

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I giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d'Europa stanno realizzando in Veneto e in Friuli Venezia Giulia le visite ad almeno 20 Mulini, in occasione dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale. L'Azione (I Mulini del Gusto e le Vie del Pane) propone il percorso alle Giornate Europee dei Mulini (19-20 maggio), organizzate in Italia dall' AIAMS (Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici). La Via del Pane nel Veneto Orientale è una ricerca svolta nel 2013 dall' I.P.S.I.A. "Mons. Vittorio D'Alessi di  Portogruaro (VE). IL MULINO DI BOLDARA Il mulino di Boldara sorgeva nel bel mezzo di una palude che si estendeva tra Boldara e Cintello sulle acque del Lemene o di sue derivazioni; si trovava nel territorio degli abati sestensi. Nei secoli tuttavia il complesso molitorio cambiò proprietario molte volte. È interessante sapere che in origine il mulino era dotato di tre ruote, una sega, ed un maciolo ofollo per la battitura dei panni d

MULINO al PIZZON a Fratta Polesine (Rovigo)

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Il contesto economico Il Pizzon è un singolare borgo di Comune di Fratta Polesine (Ro), che si caratterizza per una serie di connotati unici nel loro insieme: a) La Meravigliosa posizione panoramica all'incorcio di due fiumi: lo Scortico (proveniente dall'Adige) e il Tartaro-Canalbianco (antico ramo del Po). b) La presenza di complessi di archeologia industriale di assoluto rilievo: Il Mulino (1842), che conserva i macchinari intatti; la Conca di navigazione, nodo della via navigabile che univa il Po all'Adige, da Polessela a Badia Polesine; il Ponte-canale, testimonianza delle prime binifiche in Polesine nel 1500, tuttora attiva. c) Pregevoli presenze architettoniche: 1) La teoria di case tipiche polesane affacciate sul fiu

La Via dei Mulini lungo il fiume Zero

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I giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d'Europa stanno realizzando in Veneto e in Friuli Venezia Giulia le visite ad almeno 20 Mulini, in occasione dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale. L'Azione (I Mulini del Gusto e le Vie del Pane) propone il percorso alle Giornate Europee dei Mulini (19-20 maggio), organizzate in Italia dall' AIAMS (Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici). Elisa Pasin in StoriAmestre così scrive : “ Dopo un ripido e turbolento salto d’acqua lo Zero sembra “rasserenarsi”, muovendosi pacato verso il borgo del Colmello, appartenente al Comune di Marcon (provincia di Venezia). Giunge, quindi, a Marcon, dove, rettilineo e anonimo, lambisce la chiesa di San Giorgio e si dirige verso la frazione di Bonisiolo dov’è possibile ancora oggi scorgere un vecchio mulino in disuso dal 1950 circa, anche se il fiume in quel tratto è stato deviato tra il 1970 e il 1971. Di questo mulino restano, a testimonianza della sua funzi

Milano Vetrina del Gusto /6 : il Museo Etnografico di Revere (Borgo Mant...

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